F&B AD ALTA QUOTA

300.000 pasti al giorno e materie prime da tutto il mondo. Joost Heymeijer guida un comparto F&B molto speciale, a 12 mila metri d’altitudine. «Così realizziamo 110 milioni di pasti ogni anno».

di Paolo Andreatta

 

Se i numeri non mentono, quelli che fanno capo a Joost Heymeijer fanno girare la testa. Professionista dell’ospitalità, con una formazione da chef e cameriere, oggi Heymeijer guida il comparto F&B della Emirates Flight Catering (EKFC), realtà del gruppo Emirates che fornisce un servizio ristorativo a 360 gradi per più di 140 compagnie aeree. Un oliato meccanismo a orologeria che permette di far degustare, su oltre 500 voli giornalieri nei cieli di tutto il mondo, menu, prodotti e materie prime provenienti da tutte le parti del globo. 1800 chef di 55 nazionalità diverse, una media di 300.000 pasti al giorno, per un totale di 110 milioni di pasti all’anno.

Ne abbiamo parlato con il suo demiurgo, Joost Heymeijer, Senior Vice President Emirates Flight Catering.

 

Joost Heymeijer, Senior Vice President Emirates Flight Catering.

“Così realizziamo 110 milioni di pasti ogni anno”

 

«Ogni giorno è diverso dall’altro, non ce ne sono due uguali – racconta Heymeijer. – Sono responsabile di 110 milioni di pasti e di tutti gli utensili di bordo dagli stuzzicadenti alle coperte. Il mio lavoro comprende di tutto, dal trattare con i fornitori alla degustazione di un nuovo piatto che stiamo per presentare a bordo, fino alla ricerca di nuovi disegni di carte da menu».

Professionista dell’ospitalità, con una formazione da chef e cameriere, è sempre stato affascinato dall’industria alimentare e da quella dell’ospitalità. Un passato in cucina, fin dall’età di 14 anni, e una carriera nel mondo della gestione di hotel, oggi Heymeijer guida una delle più grandi compagnie di catering e service support del mondo. «Fare in modo che i nostri ospiti abbiano un’esperienza culinaria di livello mondiale a bordo è qualcosa di cui sono molto appassionato e io e il mio team lavoriamo molto duramente per ricreare un’esperienza degna di un ristorante anche a 12 mila metri di altezza».

 

Una realtà globale

Un team di proporzioni enormi e ben collaudato garantisce ogni singolo passaggio.

«Controlliamo ogni pasto che va sui nostri aerei più volte, solo per assicurarci che sia perfetto. Abbiamo un team di Catering Manager Regionali che progettano i menu per ogni rotta, dato che serviamo piatti ispirati alla cucina delle città su cui voliamo. Sono tutti cuochi altamente qualificati e con una grande esperienza. Lavorano a stretto contatto con gli chef della nostra struttura di ristorazione, attiva 24 ore su 24, che coinvolge 1800 chef impegnati a preparare pasti per 520 voli ogni giorno. A bordo, il personale redige rapporti sulla ristorazione al termine di ogni volo, fornendo ai responsabili della ristorazione un feedback fondamentale da parte dei clienti. Sappiamo che l’attenzione ai dettagli è incredibilmente importante, quindi siamo molto attenti a quello che facciamo e a come viene percepito».

 

Volumi

Se il numero di pasti di cui Heymeijer è responsabile basterebbe da solo a dare la cifra di una realtà come Emirates Flight Catering, altrettanto bene la chiariscono i dati relativi ai volumi di acquisto e consumo EKFC. «Solo per dare qualche numero – spiega Heymeijer – possiamo dire che lo scorso anno i nostri clienti hanno consumato 1.441 tonnellate di patate, 188 tonnellate di salmone, 72 milioni di panini al forno e 4 milioni di bottiglie monodose di olio d’oliva di Castello Monte Vibiano. E per quanto riguarda il vino – continua – nel 2018 i nostri clienti hanno consumato, in tutte le classi, circa 5,5 milioni di bottiglie».

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