Mixology. La locomotiva dei superalcolici

#mixology #spirits #consumi

Tempo di lettura: 8 minuti

A fare la differenza, nel 2023, è stata prima di tutto la miscelazione. È la mixology, infatti, il comparto che ha trainato un anno in cui la crescita della vendita di alcolici si è finalmente assestata. Un consolidamento positivo che arriva dopo tre anni caratterizzati da un forte dinamismo. Il 2023 ha chiuso con un +7,9% sul 2022 con un totale di 1.126 miliardi di euro a valore. Sono i dati presentati da Circana in occasione della tavola rotonda organizzata da Rete Distributori Horeca nell’ambito dell’edizione di Mixology Experience 2024, andata in scena a Milano dal 17 al 19 marzo. I dati relativi al comparto distributivo, presentati da Paolo Antonini, Account Director di Circana hanno fotografato un 67% della crescita degli spirits, nel 2023, guidato da categorie mixology. Un dato che raggruppa il panel di distributori bevande e quello del cash&carry.

+7,9%

VENDITE ALCOLICI A VALORE

2023 VS 2022, ITALIA

€ 1.125,9 MILIARDI

VENDITE ALCOLICI A VALORE

2023, IN ITALIA

67%

% DI CRESCITA SPIRITS 2023

GUIDATA DA CATEGORIA MIXOLOGY

Fonte: Circana Panel Distributori Bevande 2016-2023 Universo 1090 Depositi su Universo di 1800 e Circana Liquid Data™Cash&Carry

Perimetro Alcolici: Spirits + Aperitivi Alcolici in Bottiglia e VermouthOLOGY

TEQUILA E GIN IN TESTA

A contribuire maggiormente alla crescita sono state la tequila, che si dimostra trend decisamente interessante anche per il 2024, con una variazione percentuale del fatturato sull’anno precedente del +22,3%, il gin, che si riconferma protagonista con un +11,4% e gli aperitivi alcolici, con un +10,8%. «La tequila – ha sottolineato Pierenrico Volontè, titolare Enostore Lissone – è il prodotto che potrà dare grandi soddisfazioni nell’immediato futuro, in particolare nel comparto di fascia alta. È importante essere, come distributori, anticipatori di tendenze. La nostra forza è proprio quella di essere l’anello di congiunzione tra azienda e consumatori, di essere interlocutori che capiscono davvero le esigenze del cliente. Forti di un assortimento ampio e aggiornato».

CRESCITA SPIRITS IN ITALIA

Var. fatturato % 2023 su 2022

Fonte: Circana Panel Distributori Bevande 2016-2023

Universo 1090 Depositi su Universo di 1800 e Circana Liquid Data™Cash&Carry

Perimetro Alcolici: Spirits + Aperitivi Alcolici in Bottiglia e Vermouth

“A CONTRIBUIRE MAGGIORMENTE ALLA CRESCITA SONO STATE LA TEQUILA (+22,3%), IL GIN (+11,4%) E GLI APERITIVI ALCOLICI (+10,8%)”

TRA INFLAZIONE E RALLENTAMENTI

Se il 2023 è stato un anno di crescita per il mondo del bere alcolico, è stato anche caratterizzato da chiari segnali di discontinuità che hanno fatto registrare nella seconda metà dell’anno un andamento più stagnante, sia in termini di valore sia in termini di volumi. Un trend rallentato confermato anche dalla filiera, come ha sottolineato Marcello Malandra, titolare INSIDE, KM5 e Savoy Torino. «Una riduzione dei volumi tra fine 2023 e inizio 2024 – ha ribadito anche Giorgio Carlino, Amministratore Delegato Consorzio Horeca.it – la riscontriamo anche noi. Sull’aumento di fatturato, invece, incidono gli aumenti di listino portati avanti dalle aziende».

PREVISIONI 2024

Realizzate sulla base della Var. % maggio-dicembre

2023 vs 2022 periodo chiave per interpretare il futuro

FATTURATO      + 4,5%

PREZZO             + 4,9%

MIX                     – 0,1%

VOLUME            – 0,3%

Fonte: Circana Panel Distributori Bevande 2016-2023

Universo 1090 Depositi su Universo di 1800 e Circana Liquid Data™Cash&Carry

Perimetro Alcolici: Spirits + Aperitivi Alcolici in Bottiglia e precedente

DOPO TRE ANNI DINAMICI, NEL FUORI CASA NEL 2023 SI ASSESTA LA CRESCITA A VALORE DELLE VENDITE DI ALCOLICI

Fonte: Circana Panel Distributori Bevande 2016-2023

Universo 1090 Depositi su Universo di 1800 e Circana Liquid Data™Cash&Carry

Perimetro Alcolici: Spirits + Aperitivi Alcolici in Bottiglia e Vermouth

PREVISIONI 2024

Una tendenza inflattiva che sarà elemento cruciale anche per il 2024. Le previsioni per l’anno in corso, presentate da Paolo Antonini di Circana, prendono a riferimento proprio l’andamento della seconda parte del 2023 e parlano di un probabile segno positivo in termini di fatturato, con un aumento dei prezzi intorno al 5%, ma con un andamento a volume caratterizzato dal segno negativo (-0,3% stando ai risultati del 2023). «Occorre – ha concluso Giorgio Carlino, Segretario di Rete Distributori Horeca – essere oggi ancora più incisivi nel rimarcare e comunicare il valore aggiunto del comparto distributivo e di una realtà come Rete Distributori Horeca. Lavorando anche su attività promozionali. Per contrastare fenomeni alternativi come quelli del Cash&Carry».

MIXOLOGY E DISTRIBUZIONE

Rete Distributori Horeca, che dell’incontro è stata organizzatrice e co-animatrice, ha inoltre sottolineare l’importanza del comparto distributivo italiano anche nell’ambito della mixology. «Il mondo dei distributori – ha ricordato Edoardo Solei, Presidente Rete Distributori Horeca – non può essere assimilato a quello dei grossisti. La sua importanza si evidenzia ancor più nel confronto con una realtà come il Cash&Carry. Il valore aggiunto dell’intermediazione che caratterizza il canale cosiddetto lungo è un elemento sempre più prezioso. Per questo come Rete Distributori Horeca ci siamo mossi per far riconoscere anche un codice ATECO specifico per la nostra categoria. Oggi, come Rete Distributori Horeca, siamo sempre di più un punto di riferimento anche per la politica, non solo italiana ma europea e mondiale».

Nasce dall’esigenza di aggregare i Consorzi operanti nel Canale HORECA per una maggiore e più efficace presenza nei confronti delle Istituzioni. È il primo grande network di operatori nel settore della distribuzione nel Fuori casa, che riunisce 8 di questi consorzi di Beverage, Food, Sweet, Frozen e Confectionary, con una rappresentatività che supera il 50% del fatturato globale di tutti i seg menti distributivi e dà voce a oltre 680 aziende rappresentate dai propri Consorzi, 587.350 clienti serviti (tra tutti gli esercizi commerciali del fuori casa), con un giro d’affari complessivo stimato in oltre 6 miliardi di euro e la generazione complessiva di oltre 20mila posti di lavoro.

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