Sentirsi importanti, questo, secondo Dale Carnegie, è il desiderio più forte nelle persone. Nel suo libro “Come trattare gli altri e farseli amici”, forse il primo libro di coaching della storia, Carnegie tocca vari aspetti della vita relazionale, ma sottolinea come il bisogno di sentirsi importante sia uno dei più radicati nelle persone.
Questo bisogno implica molte sfaccettature e personalizzazioni, ma dalla mia esperienza si riduce spesso al bisogno di essere ascoltati (davvero). Molte volte sul lavoro trattiamo con sufficienza gli scambi comunicativi soprattutto con i colleghi di pari ruolo o coi collaboratori. Col nostro capo non lo faremmo mai! Quante volte parliamo con qualcuno e teniamo un occhio sul cellulare o peggio, abbiamo davanti il monitor del computer? E quando siamo noi dall’altra parte come ci sentiamo? Valorizzati? Ascoltati? Certo che no.
MODI EFFICACI
Allora la prima cosa per far sentire importante l’altra persona è dare attenzione, concentrarsi su di essa. Mettiamo via il cellulare o abbassiamo il monitor del nostro laptop e guardiamo negli occhi la persona che ci sta di fronte. Oppure scegliamo un ambiente più raccolto e meno rumoroso, magari senza avere la scrivania o il tavolo della sala riunione tra di noi come barriera. Il tenore della comunicazione cambierà enormemente.
UN ESERCIZIO DA METTERE IN PRATICA
La prossima volta che parli con qualcuno metti il cellulare in silenzioso, e non farlo di nascosto, dì apertamente alla persona che lo stai facendo per essere concentrato al 100%. Vedrai come cambierà la sua espressione e che qualità avrà la vostra chiacchierata
Emanuele Mascherpa è formatore, coach, esperto in HR Management e Public Speaking. Ha lavorato per 16 anni nei Dipartimenti Risorse Umane di grandi multinazionali dei settori Beauty, Banking e Consulenza.
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