Spirits. L’importanza della varietà assortimentale
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CRESCE LA TEQUILA E IL GIN SI CONFERMA REFERENZA SU CUI PUNTARE. SPIRITS SEMPRE PIÙ AMATI NEL FUORICASA
“PIÙ CHE A UN 2024 IN CRISI, STIAMO ASSISTENDO A UN CAMBIO DI TREND DI CRESCITA IN QUESTI ULTIMI ANNI”
I volumi 2024 mostrano segni di frenata, con una crescita contenuta ferma al +1%. Un rallentamento, come già visto per la categoria vino, in linea con gli ultimi mesi del 2023 e coerente con il più ampio orizzonte di crescita di questi ultimi anni. Non è tanto il 2024 a segnare una crisi – spiega infatti Paolo Colombini durante l’incontro dedicato al mercato bevande nel fuoricasa organizzato in collaborazione con Rete Distributori Horeca. – Siamo di fronte, piuttosto, a un cambio più ampio del trend di crescita. È questa, dunque, la chiave di lettura sulla quale lavorare nell’ambito sia del vino sia degli spirits nel canale Horeca. Un rallentamento che va di pari passo con interessanti dinamiche emergenti.
VOGLIA DI SPERIMENTARE
La prima riguarda l’inclinazione sempre più diffusa a prediligere un consumo di alcolici nel fuoricasa. «Si sta verificando un passaggio dei volumi di consumo dalla GDO all’Horeca – spiega Paolo Colombini. – Il consumatore vuole provare referenze diverse e preferisce non legarsi a una bottiglia per un lungo arco temporale ma provare di volta in volta referenze particolari nel fuori casa».
CRESCITA A VALORE ALCOLICI NEL MEDIO PERIODO FUORI CASA
Panel Distributori Bevande 2023 e Circana Liquid DataTM Cash&Carry
Fonte: Circana Panel Distributori Bevande 2023 e Circana Liquid DataTMCash&Carry
Perimetro Alcolici: Spirits + Aperitivi Alcolici in Bottiglia e Vermouth
VARIETÀ ASSORTIMENTALE
Un’inclinazione che deve le sue motivazioni di base al successo ottenuto in questi anni da alcune referenze in particolare. Una su tutte il gin, che nonostante tassi di crescita importanti negli anni passati trova ancora la forza di far registrare aumenti significativi. A segnare il tasso di crescita maggiore è la tequila, che registra, a fatturato, un +31,2%, sostenuto da un aumento importante dei prezzi nel 2023. Aumento inflativo che ha segnato, però, il comparto spirits meno di altri. Né i distributori né il canale cash&carry, infatti, hanno adeguato i prezzi all’inflazione come successo nella GDO. «In un momento in cui queste referenze sono una vera e propria moda – sottolinea Paolo Antonini – la varietà assortimentale diventa un elemento cruciale per il punto vendita».
RISPOSTA RAPIDA E QUALIFICATA
Un dato che spiega anche il successo e l’importanza giocata oggi dai distributori di bevande che nel mondo degli spirits hanno fatto registrare un aumento di incidenza, dal 2019 a oggi, come in nessun’altra categoria. Arrivando a pesare il 44% dei volumi realizzati nel canale Ontrade. Un trend di crescita che prosegue, accentuato, anche per l’avvio del 2024 con un +4,3%. A fronte di un cash&carry che ha fatto segnare un -7,3%. «Avvalersi del canale distributori bevande permette senz’altro una risposta più immediata e qualificata rispetto ad altri canali – prosegue Antonini – con consegne dirette al punto vendita e quindi più reattive e in definitiva più efficaci in un momento in cui la varietà assortimentale e la capacità di rispondere alla domanda dei consumatori in tema di spirits si sono dimostrate essenziali».
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