Spirts e mixology. Il ruolo chiave dei bartender

Tempo di lettura: 7 minuti

spirits# miscelazione# tendenze#

76%

BARMAN CHE INFLUENZANO
LE SCELTE DEI CONSUMATORI

Fonte: sondaggio CGA IT, barman 2023

Il bartender si conferma promotore di novità e proposte. In particolare per quanto riguarda la fascia dei giovani adulti, consumatori molto più propensi a sperimentare. I suggerimenti dei barman, infatti, sono un fattore decisivo per il 29% dei consumatori in Italia. Una percentuale che supera quella delle vicina Germania (25%) e Francia (26%). A consigliare durante il proprio turno il consumatore nella scelta di un drink specifico, inoltre, è il 76% dei bartender; raccomandazioni accolte molto frequentemente, il 64% delle volte. Con un 32% dei barman che consiglia cosa bere alla maggior parte dei clienti, mentre un residuale 3% che lo fa solo una o due volte al mese. È la fotografia del comparto scattata dalle indagini CGA by NIQ (“Bartender Report” e “OPUS”) in Europa e in Italia, dove la ricerca ha coinvolto 150 barman in tutta la penisola.

QUALI SAPORI PREDILIGONO GLI ITALIANI NEI COCKTAIL?

LIMONE                      20%

 

LIME                             17%

 

FRAGOLA                  15%

 

PESCA                         14%

 

ARANCIA                    14%

 

ANANAS                      13%

 

MENTA                         12%

 

FRUTTO
DELLA PASSIONE     11%

 

COCCO                         11%

 

MIRTILLO                     10%

Fonte: OPUS di CGA by NIQ, Italia 2023

GUSTI RINFRESCANTI ED AGRUMATI PREDILETTI

Il barman rappresenta realmente, dunque, una guida per il consumatore nella scelta di bevande nuove e di fascia premium, giocando un ruolo chiave nell’industry del beverage. Tra i sapori prediletti dagli italiani nella preparazione dei drink troviamo in particolare gusti rinfrescanti ed agrumati: al top della lista troviamo il limone (20%) seguito da lime (17%), fragola (15%) pesca (14%) e arancia (14%). «Coinvolgere il personale – sottolinea giustamente Daniela Cardaciotto, On Premise Sales Leader Italia di CGA by NIQ – è fondamentale per influenzare le scelte dei clienti, migliorare la reputazione del brand e aumentare le vendite».

“IL 64% DELLE VOLTE I CONSUMATORI SI LASCIANO GUIDARE DAL BARMAN NELLA SCELTA DEL PROPRIO DRINK”

 

 

 

SPECIALE LOW/NO ALCOL

Quanto vale il mercato low/no alcol? Quali sono le sue potenzialità, le referenze e le novità più interessanti. Approfondisci il tema nello speciale in uscita sul prossimo numero di HMR

TENDENZE E MANIE

Il 2024, con le sue fiere e manifestazioni che costellano, come da tradizione, i primi mesi dell’anno, porta con sé tendenze e novità di prodotto. Tra i trend più importanti di oggi e del prossimo futuro – oltre al cosiddetto cocktail pairing che sta vivendo già da alcuni anni una stagione di crescita e l’attenzione alla stagionalità del cocktail e dei suoi ingredienti –troviamo la crescente popolarità del cocktail low e no alcol. Una tendenza confermata dall’opinione dei bartender stessi che individuano (60% degli intervistati) la categoria no alcol come principale trend che influenzerà l’industria beverage nel prossimo futuro. Segue il low alcol (52%) e il mondo dei cocktail preconfezionati e ready to drink. Tra le tendenze che hanno coinvolto anche il mondo dei superacolici e della mixology in particolare c’è la Sinner mania, scoppiata dopo la recente vittoria agli Australian Open del giovane campione italiano di tennis Jannik Sinner, che ha generato nuove proposte e drink a tema.

WE ARE SINNER

Il barman leccese Danilo De Rinaldis ha creato un drink dedicato al campione di tennis Jannik Sinner, a base di Black Sinner, il liquore al caffè, creato da Bruno Vanzan, che ha debuttato sul canale Horeca nel 2023, vincitore della medaglia d’oro come miglior liquore al caffè del mondo ai “World Liqueur Awards” (distribuito in Italia da Anthology by Mavolo).

30 ml Black Sinner
30 ml London dry gin
20 ml Lime
15 ml Sciroppo di cocco
3 pezzi di zenzero fresco
Top black orange

L’OPINIONE DEI BARTENDER

Quale trend influenzerà maggiormente l’industria dei drink?

NO-ALC                   60%

 

LOW-ALC               52%

 

COCKTAIL
CONFEZIONATI   40%

 

COCKTAIL
A BASSO                 38%
CONTENUTO
CALORICO

 

RTD                            20%

 

HARD
KOMBUCHA            6%

Fonte: sondaggio CGA DE – barman 2022

Seguici sempre sui nostri social

Instagram – Facebook – Linkedin

Post a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *