Inflazione energetica. Ecco la sfida più preoccupante

#agroalimentare #sfide #crisi

Tempo di lettura: 5 minuti

IL 69,2% DELLE AZIENDE ITALIANE F&B INDIVIDUA NELL’INFLAZIONE ENERGETICA IL PROBLEMA PIÙ GRAVE CAUSATO DALL’ODIERNO STATO DI CRISI PERMANENTE

Quale è stato e quale è oggi il reale impatto sul tessuto F&B italiano della crisi innescata a partire dal Covid e proseguita con lo scoppio del conflitto in Ucraina? A provare a dare una risposta a tale domande è stato il forum intitolato “La Roadmap del futuro per l’F&B: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni” organizzato per il 7 anno da The European House – Ambrosetti. Dalla ricerca, realizzata su un campione di 500 aziende del comparto, è emerso come, quando si parla di impatti della cosiddetta odierna “Poli-Crisi” a preoccupare le aziende del settore F&B è prima di tutto l’inflazione energetica. A dichiararlo il 69,2% delle aziende italiane, ovvero sette su dieci.

POLI-CRISI

Con il termine di uso recente “Poli-Crisi” si indica la crisi permanente che l’economia globale sta vivendo da oltre 3 anni, tra eredità post Covid, emergenza materie prime, crisi energetica e allarme inflazione

QUALI SONO I FATTORI A PIÙ ELEVATO IMPATTO SULL’AZIENDA?

Fonte: elaborazione The European House su survey alle imprese italiane del F&B, 2023

2023, UN ANNO COMPLESSO

La filiera agroalimentare italiana contribuisce alla realizzazione del 16,4% del PIL nazionale. Con 282 mld di euro di valore aggiunto, di cui circa 64 diretti, il contributo dell’agroalimentare al PIL italiano è pari a 2,5 volte il settore automotive di Francia e Spagna messe insieme. Nel 2022, però, la bilancia commerciale della filiera agroalimentare italiana è tornata negativa con un saldo di -2 miliardi di euro, dopo i primi 3 anni di solidità dal 2019 al 2021. E il 2023 si prospetta un altro anno complesso, con la recente alluvione in Emilia-Romagna che ha aggravato la situazione.

GLI EFFETTI DELLA POLI-CRISI

Nella lista degli impatti negativi, secondo le aziende, al 2° posto ci sono gli effetti della crisi inflattiva delle materie prime (49,9%), gli strascichi della pandemia Covid (23%), la difficoltà di approvvigionamento degli input produttivi (22,2%), in linea con la crescita dei prezzi delle materie prime, e l’impatto dei danni legati alla siccità (13,5% delle imprese). Va sottolineato, però, come un’impresa su tre abbia dichiarato di aver mantenuto il proprio piano strategico in questo periodo di crisi. Con quasi il 39,4% delle imprese che hanno aumentato i prezzi al consumo meno di quanto sia aumentata l’inflazione.

DUE GIORNI PER L’F&B

Il forum organizzato da Ambrosetti Club e intitolato “La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni” si è tenuto a Bormio il 9 e 10 giugno scorsi. L’evento ha riflettuto sul ruolo strategico della filiera agroalimentare per la resilienza e la competitività del Paese in un momento di grande complessità.

INCREMENTO COSTI ENERGETICI PER LE AZIENDE (2022 VS 2021, VALORI %)

Fonte: elaborazione The European House su survey alle imprese italiane del F&B, 2023

Seguici sempre sui nostri social

InstagramFacebookLinkedin

Post a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *